La nostra sede

torreLa Società Filarmonica vanta con orgoglio un primato che viene invidiato da molte “colleghe”: la sede. La Banda è infatti una delle poche società del territorio piemontese ad avere una sede propria. L’esigenza di una sede di proprietà della Società era sempre stata sentita; infatti, nel 1843 si era deciso di costruire una grande casa che avrebbe dovuto ospitare ben due Maestri, il bidello ed ogni manifestazione di carattere musicale: a tal fine fu presentata domanda a Sua Maestà il Re per ottenere un cospicuo contribuito, ma la richiesta non ebbe seguito e la casa non venne costruita. La Società Filarmonica perciò peregrino da un locale ad un altro. Sappiamo ad esempio che nel 1854 si affittavano due camere dai R.R. canonici pagando un canone annuo di L. 60; nel 1879 due camere erano invece affittate nella casa della “Società degli operai” e la banda si trovava in mora di ben nove mesi nel pagamento dell’affitto. Nel 1889, infine, essendosi costruito il palco per i concerti all’a

perto, fu richiesto al Municipio il locale per poterlo riporre. Il sindaco concesse il permesso di riporlo nel locale già adibito a deposito del petrolio e, fortunatamente, non ci è giunta notizia di incendi dolosi scoppiati in quegli anni. Nell’autunno del 1894 si presentò finalmente l’occasione di comprare una parte della casa del’ 500 situata in Via Giacinto Carena n. 10, che ospita attualmente la Società. Si pose mano ai fondi accumulati in tanti anni di attività disinteressata, e, non bastando questi, i soci più facoltosi pagarono ciascuno una quota ed intestarono quindi al socio più vecchio, che allora era il signor Sorniotti Giovanni. Un anno dopo, il 17 novembre 1895, si inaugurava alla presenza delle autorità cittadine, la Sede definitiva della Società. Il sogno per lunghi anni vagheggiato diventava così realtà. Nel corso degli anni la Sede della Banda viene adattata alle esigenze della Società. Nel 1908 venne installato il primo impianto per la luce elettrica nella sala sociale. Nel 1937 venne restaurato il soffitto a cassettoni. Fatto degno di nota è il restauro della Casa, deliberato nel 1955. Con la costruzione di nuovi locali, il parziale rifacimento di alcune parti della struttura si ammodernò la Sede Sociale. Nel Settembre del 1975 l’Amministrazione guidata dal presidente Cav. Riccardo Scarfò completò il restauro: mantenuto intatto il soffitto a cassettoni fu rifatto il pavimento nella sala musica e nei due locali a piano terra e si tappezzarono le pareti interne. Nell’estate del 1986 l’Amministrazione guidata dal presidente Roberto Tosi sistemò il cortile, il vano scale e tutti gli esterni, mentre, nell’estate del 1998, l’amministrazione sotto la guida di Remo Donna ha provveduto alla manutenzione straordinaria del tetto, alla messa a norma dell’impianto elettrico e alla pulizia degli interni con la posa di nuova tappezzeria. Nel 2014 l’amministrazione del presidente Antonio Becchis ha lanciato l’iniziativa il “MURO del SUONO”, per il risanamento dei muri della sede dall’umidità. Numerose sono state le iniziative per finanziare l’impresa: dalla raccolta fondi grazie alla presenza di un banchetto della Società Filarmonica al Mercantico carmagnolese all’organizzazione di una festa in maschera tema “ANNI 20”. Importante è stato infine l’aiuto da parte di altre associazioni della città solidali alla Filarmonica, tra cui il Gruppo Teatro Carmagnola, che ha messo in scena una commedia devolvendo tutti gli incassi in favore di questo progetto. Grazie all’impegno dei musici e di tutti i collaboratori è stato così possibile iniziare e portare a termine i lavori in tempo utile per evitare l’aggravarsi di danni già provocati all’edificio cinquecentesco dall’umidità.